1 novembre 2009

RICORDATEVI DI ME E SEGUITEMI CON LO SGUARDO

Oggi siamo stati al cimitero; avevo chiesto giorni fa a Cristiano di accompagnarmi a trovare i nonni, per la prima volta da che sono mancati.
Sono andata a vedere la nonna Antonietta, la nonna "vera" mai conosciuta, la nonna Lina, per me la nonna "comunque", il nonno Michele.
Ho sentito veramente il bisogno di questo contatto, perchè a volte mi pare che in questa perdita del centro e del senso delle cose, di un'identità precisa, in questa follia collettiva, sia più che mai necessario, essenziale direi, ricordarsi da dove si viene.
Leggere "Avello Antonia in Montingelli" e "Montingelli Michele", vedere la foto della nonna Lina, con quel suo sguardo così volitivo, così deciso, così fiero e penetrante, mi ha dato un senso di appartenenza. Ho chiesto a tutti di guardarmi e di aiutarmi, loro che sono stati a suo tempo così forti, così coraggiosi, così capaci di superare enormi, tragiche avversità.
Io credo che mi guardino da qualche parte, mi vedano, soprattutto quando mi sbatto e faccio fatica, e anche loro si ricordino di me, di tutti noi.
Anche la mia cara nonna mai conosciuta, così presto andata via, così somigliante eppure diversa dalla sorella che seppe poi fare da madre ai suoi figli: Antonia così dolce e un po' sognante, Angiola invece quasi altera, la camicia bianca perfetta e la giacca tagliata su misura a dimostrare, a rivendicare che dalla miseria si deve, si può uscire con la forza di volontà, con la voglia di riscatto, con l'orgoglio dell'intelligenza, per riconquistarsi la propria dignità. Così determinata, ferma, severa ma, ne sono certa, donna di assoluta sensibilità inespressa, che proprio perchè soffocata si ritorse alla fine contro di lei, con la più terribile delle vendette: offuscandone il brillante intelletto, che aveva distinto questa donna nel gruppo dei fratelli e ne aveva fatto, insieme alla forza di carattere, il traino instancabile della famiglia.
Nonni cari, amatissimi più oggi che allora, guardate a questa vostra nipote, che avete visto bambina da lontano o da vicino, e che tanto sente di appartenervi di sangue, di testa, di temperamento.
Sappiatela sempre guidare in questo percorso, tanto più agevole di quello che voi doveste affrontare eppure per lei, non così forte come voi foste, a volte difficile.
Con un immenso amore, e il rimpianto di avervi avuto troppo poco, vostra

Laura

1 commento:

tobina ha detto...

Mi hai fatta commuovere...
quasi un anno fa è morta mia nonna e ancora non sono andata al cimitero... e poi non lo sai che le puerpere sono emotivamente instabili??!! :D
Grazie di queste belle parole. :)