31 dicembre 2008

ED ECCOCI ALLE PORTE DEL 2009


Et voilà!
Andati a Parigi, tornati da Parigi... le cose veramente durano il tempo di un respiro...
La Ville Lumière è sempre bella, sempre scintillante, sempre charmant. Certo sarebbe stato meglio godersela non avvolta dai fumi della febbre da Australiana, ma vabbè...
Ed ora,
PROPOSITI PER L'ANNO NUOVO
(pochi, ma sostanziosi)
- prendere la vita così com'è, per quel che di buono mi dà (tanto, a ben vedere...)
- cercare di accettare tutte le possibili e immaginabili diversità che mi vengono incontro (o mi si mettono di traverso) e che di solito mi risultano così... indigeste; riconoscere i segni di apertura e ricerca di dialogo nell'altro, acuire i sensi per cogliere i segnali dell'altro
- essere tendenzialmente più generosa e riconoscente con me stessa per quel che sono e faccio
- darmi continuamente stimoli e slancio verso il futuro, il nuovo, i cambiamenti; non pensare MAI che tutto sia finito, non sentirmi MAI arrivata a un capolinea irreversibile
E naturalmente anche
DESIDERI PER L'ANNO NUOVO
(ancor meno, ma ancor più sostanziosi)
- serenità ed equilibrio interiori
- salute (per me, si intende, ma anche per i miei cari)
BUON SAN SILVESTRO E BUON 2009 A TUTTI!
Laura

25 dicembre 2008

MERRY CHRISTMAS!!!


Buon Natale a me,
che me lo sono davvero guadagnato...

Buon Natale ai miei cari,
che non mi abbandonano un solo attimo...

Buon Natale a Cristiano,
la mia felicità...

Buon Natale a quelli simpatici,
ma anche a quelli che proprio non li sopporto...

Buon Natale a chi non conosco,
soprattutto se, purtroppo, non ha motivi per festeggiare...

Buon Natale a vicini e lontani...

E che la Speranza sia con noi, e dentro di noi, sempre.

7 dicembre 2008

BUON SANT'AMBROGIO A TUTTI!


E anche quest'anno siamo al ponte dell'Immacolata, e Natale si avvicina a grandi passi...
Tre bei giorni di riposo, cazzeggio e qualche regalino.
Di solito in questi giorni preparo anche albero e presepe, quest'anno invece mi sono portata avanti prima. Con l'albero ho voluto fare qualcosa di nuovo, per cui ho puntato tutto su blu e argento, poi mi sono resa conto che era bello ma un po' freddino, più da vetrina di negozio che da casa, e ho aggiunto qualche pallina dorata, di quelle piccole. Ho ottenuto un effetto più caldo, senza tradire lo stile sobrio che volevo ottenere.
Sotto la base ho messo la carta a cielo stellato da presepe, e ho fatto un po' di spazio per le statuine, che quindi vengono a poggiare sul cielo anzichè sulla terra. Mi pare una cosa carina, un po' originale e sognante. Le statuine sono le solite di terracotta messicana, artigianali e davvero graziose, con dei bei visini dagli occhi grandi e dolci. Naturalmente il Bambinello manca, deve ancora arrivare.
Ieri bella giornata, siamo stati in centro e abbiamo visto che per fortuna quest'anno il Comune di Milano ci risparmia gli orridi addobbi da luna park schizofrenico dell'anno passato. Si è puntato su qualcosa di classico e semplice, solo qualche cascata di lampadine oro sulle finestre dei palazzi che si affacciano sulla piazza Duomo, della Galleria e degli edifici di piazza Scala, Palazzo Marino compreso. Le stesse lampadine oro anche sugli alberi intorno al monumento a Leonardo di fronte al teatro e sul grande abete in piazza Duomo. Non sarà il massimo dell'originalità, niente per esempio a che vedere con le belle luci d'artista di Torino, ma meglio così per carità...
L'unica cosa veramente inguardabile resta il megaschermo pubblicitario che ormai troneggia permanentemente fra il Duomo e l'Arengario. Una cosa terrificante...
Ma insomma, in compenso in via Mercanti c'erano le bancarelle, e poi siamo andati alla libreria Remainders di via Dante, dove abbiamo comprato un librone illustrato di ricette francesi per il nonno e un manuale del fai da te con la carta per la figlia del fratello di Cristiano. Cristiano ha visto anche un bel cofanetto su Andrea Zanzotto, che però gli ho sconsigliato di comprare, onde evitare di ritrovarsi con un doppione se per caso Gesù Bambino dovesse avere la stessa idea...
Certo che di libri meravigliosi ce ne sono sempre in quantità... veramente l'imbarazzo della scelta, e Dio sa se non mi sarei fatta qualche regalo, ma l'austerity quest'anno è veramente più che mai d'obbligo.
Oggi invece giornata casalinga, e da fare non me ne mancava certo... ho anche fatto i pacchettini delle cose comprate ieri.
Domani è già in programma la fiera degli Oh bej Oh bej, con il papà e la mamma. Un appuntamento fisso di tutti gli anni, che mi fa sempre contenta.
E per fortuna il lavoro in queste giornate in famiglia non diventa che un puntino invisibile, lontano lontano nei pensieri.
Laura

1 dicembre 2008

UN SABATO A FIRENZE TRA JORGE EIELSON E RINASCIMENTO

Sabato siamo scappati da una Milano più piovosa, umida e triste che mai per passarci una bella giornata a Firenze, dove abbiamo simbolicamente ritrovato Jorge Eielson, grande artista peruviano che Cristiano ha avuto la fortuna di frequentare amichevolmente nei suoi ultimi anni di vita milanese. L'occasione è stata una bella mostra inaugurata a Palazzo Vecchio grazie al neonato Centro Studi Eielson, creato dalla studiosa di letteratura ispano-americana Martha Canfield.
La Canfield è stata a sua volta grande amica di Eielson, è ora l'erede dei suoi lasciti artistici e vuole fare della fondazione fiorentina un centro studi dedicato alla cultura sudamericana in generale.
Padrino della settimana di manifestazioni e convegni che hanno preceduto l'inaugurazione di sabato mattina è stato, non a caso, Mario Vargas Llosa.
E' stato anche realizzato un bel catalogo, occasione e pretesto per un lavoro di ricatalogazione delle opere di Eielson, e anche per creare una raccolta di testimonianze e omaggi artistici di amici e conoscenti che hanno gravitato intorno a lui.
Fra questi anche Cristiano, che ha avuto la soddisfazione di vedere pubblicato il suo ritratto Jorge in Sardegna, terminato poco tempo dopo la sua scomparsa. Una bella riproduzione, fra l'altro molto fedele nei colori all'originale. Il quadro ve lo mostro qui sopra, vedete come la pittura di Cristiano oscilli fra dimensione figurativa e astratta, realistica e surreale, per cui il ritratto di Jorge da un lato ne ricorda davvero la fisionomia, dall'altro lo proietta in un mondo di fantasia e bizzarri frammenti colorati, fluttuanti in uno sfondo nero senza profondità.
Di Firenze avevo un vago ricordo dai tempi della gita scolastica (!!!), e quindi l'ho rivista (anzi, si può dire, l'ho vista per la prima volta) molto volentieri, benchè anche lì la giornata fosse burrascosa. C'era però un MAGNIFICO cielo plumbeo, con schiarite a tratti, che ha splendidamente reso nelle fotografie, di cui vi do un saggio (è uno scatto di Cristiano che secondo me è la foto in assoluto più bella e suggestiva della giornata).
Dopo la recente visita di lavoro alla Biennale di Venezia, a breve distanza di tempo mi sono trovata in un'altra delle nostre città d'arte, e devo dire che veramente la loro bellezza e suggestione sono ancora forti, e uniche. E lo dico dopo le sorprese e le emozioni che, pure, gli Stati Uniti ci hanno riservato quest'estate. Ma è l'aria che si respira in queste nostre città, sono le voci, le evocazioni, i colori e la luce del cielo del tutto particolare ciò che ancora può giustificare, e anzi rendere unico, credo, il "voyage en Italie". Questo davvero potrebbe essere un Paese unico al mondo, se non fosse così abbruttito dal baratro di sottocultura in cui è precipitata la sua gente.
E pensare che basta guardare allo scatto dei muscoli del Perseo di Cellini, ai suoi piedi la raccapricciante testa mozza della Medusa, o le incredibile torsioni del gruppo del Ratto delle Sabine del Giambologna sotto la loggia dei Lanzi, accostati alle testimonianze scultoree della romanità allineate in una enigmatica teoria contro la parete di fondo della loggia, per sentirsi di nuovo, in un attimo, trasportati indietro di secoli, e capire cosa potè significare vivere in questo Paese per chi aveva allora il privilegio di circondarsi di arte, bellezza e cultura.
Laura