12 agosto 2013

BYE BYE... NOI SI PARTE!!!


MA QUANTO E' BELLO POTER DORMIRE????

CON LA SCUSA DEL CALDO INDECENTE NEI GIORNI SCORSI, E POI DI DOVER INCAMERARE ORE DI SONNO PER AMMORTIZZARE LE NOVE-DICASI-NOVE ORE DI FUSO ORARIO CHE CI ATTENDONO + TUTTO IL NON-DORMIRE CHE FAREMO A SCORRAZZARE NELLA TERRA DEI PIONIERI...



IN QUESTE MATTINE 
UNA TOTALE SCIALLA!!!!!!!!!!!

Laura

11 agosto 2013

C'E' QUALCUNO CHE SA SEMPRE COLLOCARSI AL MEGLIO...


Ok. Valigie praticamente pronte.
Sono all'ennesimo inventario. Scena grottesca: io mi domando e io mi rispondo, tutto da sola, mentre il neo marito all'alba dell'11.08.13 cosa fa? MA E' OVVIO!!! Le ultime esercitazioni domestiche sugli accordi di bossa nova della stagione musicale 2012-13, e i ritocchini all'ultimo quadro a tempera per la mostra DI DICEMBRE PROSSIMO VENTURO!!! Non si vorrà mica perdere la mano musicale/artistica, no? 
E dunque eccomi a pormi nella mia solitudine i seguenti quesiti:
kit first aid per le lunghe tratte desertiche? PRESO!
Scarpe da trekking? PRESE!
Bandanas per ovviare alle insolazioni (e nel frattempo anche sentirsi tanto "Thelma & Louise fashion")? PRESI!
Via Michelin-guida-documenti di viaggio-cazzimazzi? PRESI!
Macchine fotografiche-batterie-caricatori vari ed eventuali-batterie ricaricabili confezione famiglia? PRESI!
...
...
...
Ragazzi, forza, forza che oramai siamo alla meta...
Ancora un'ultimo sforzino... e ci aprono i cancelli!!!
La preparazione dei bagagli è SEMPRE la ciliegina sulla torta dell'anno lavorativo. UNA COLOSSALE ROTTURA DI PALLE! 

...nel frattempo, la felina ovviamente, approfittando di un momento di distrazione della due zampe, si posiziona dove ritiene di poter meglio schiacciare l'ennesima pennica del giorno. E davanti all'obbiettivo spalanca pure le temibili fauci in un ampio sbadiglio.  

Laura

9 agosto 2013

08.08.2013: I QUARANTA DEL CICCI!!!!!!!!!!!!!!!!!!!



AUGURI AMORE!!!!!!!!!!!
E' UN COMPLEANNO SPECIALE!!!

A DIRE IL VERO GLI AUGURI DEL ROMAN SFORANO DI MEZZ'ORA SULLA DATA...
MA SIAMO TORNATI DA POCO DA MR. ANGUS, RISTORANTE ARGENTINO DI MILANO DOVE SIAMO ANDATI A FESTEGGIARE GRAZIE AL PREZIOSO COUPON REGALATOCI DA VALENTINA, STEFANO, SARA E ALEX PER IL "ROYAL WEDDING".

ECCO QUA ADEGUATA DOCUMENTAZIONE DELLA SERATA:



ANTIPASTO A BASE DI ALBONDIGAS (MEGA POLPETTA DI MACINATO DI MANZO) E PROVOLETA (TORTINO DI PROVOLA GRIGLIATA) CON CONTORNO DI RISO BASMATI
MR. ANGUS STEAK AL SANGUE CON PATATE AL CARTOCCIO
CREPE AL CIOCCOLATO AMARO PER ME E DULCE DE LECHE PER CRI
IL TUTTO INNAFFIATO DA UN ROSSO ARGENTINO ASSAI CORPOSO, CHE UDITE UDITE HO BEVUTO PERSINO IO!!!!!!!!!!!!!!
YES! LA SCIROCCATA ASTEMIA SI E' DATA ALL'ALCOOL!!!!!!

UNA FESTA PER IL PALATO, E UN DEGNO FESTINO PER I SUOI 40!!!!!!!!!!!!!!!!!!!

Laura

6 agosto 2013

The Waves - Elisa

MUSICA AL CARROPONTE ESTATE 2013: NON SOLO PATTI SMITH

MA ANCHE IL BRAVO GLEN HANSARD CON LISA HANNIGAN SUPPORTER E CORISTA:





E IL GRANDE, GRANDISSIMO TONINO CAROTONE, IL BUSCAGLIONE SPAGNOLO,


IL CUI MOTTO FACCIAMO TOTALMENTE NOSTRO:

"E' un mondo difficile, una vita intensa, 
felicità a momenti, il futuro incerto"

ALTRE PERLE DELLA SERATA:

"L'acqua gasata mi fa male, la mattina bevo la nitroglicerina"
"Ciao santi peccatori, ci vediamo tutti all'Inferno!!!"

UN MITO!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!
TONINO, SEI TUTTI NOI!!!!!!!!!!!!!!!

Laura

IL BUEN RETIRO DEI RICCI: AGOSTO A ROCCA SUSELLA

SURVIVING

...ovvero, ricette per (tentare di) sopravvivere alla canicola agostana, cercando di non farsi sopraffare dal senso di vuoto spinto e soprattutto dalla nostra "cara" vecchia conoscenza: la sottile depressione che ne consegue, con tutto il suo carico di pensieri neri, nostalgie graffianti, malinconie, timori per il futuro, varie ed eventuali. E intanto si tracciano le crocette sul calendario per visualizzare il countdown della partenza (OGGI MENO 7!!!!!!!!!!! Fra una settimana a quest'ora già siamo in viaggio alla volta degli USA!!!!!!!!!!!!!!!!!! YESSSSSSSSSSSSSSSSSSSSS!!!!!!!!!!):  


1- gli episodi di Poirot con il mitico David Suchet; in streaming ce ne sono alcuni in italiano, ma su You Tube ce ne sono molti di più in inglese. Meglio, così faccio un po' di training linguistico in vista delle vacanze (constatando fra l'altro di averne GRANDE bisogno... povero il mio inglese, mai praticato...). 


2- il back up dei cinque miliardi di foto del 2011-12-13, sempre relegato alla stagione estiva causa drammatica mancanza di tempo per occuparsi di queste infinite menate; le quali invece in questo periodo improvvisamente si colorano di una luce di incredibile interesse, pur di trovare alternative al sartriano fissare la parete di fronte, sempre scarsamente disponibile a intavolare discussioni ricreative e stimolanti 


3- la spesa; sì, esatto, la spesa. Che anche questa mi rompe le palle a mille durante la stagione invernale, e invece adesso, sarà per il refrigerio del conditioning che scusate se è poco nella condizione larvale in cui ci troviamo, sarà per la ricerca di ogni possibile e immaginabile alternativa all'accensione dei fornelli, assurge a luogo delle meraviglie. Sicché ieri (NON PRIMA DELLE 18.30 PENA LA LIQUEFAZIONE NELL'ABITACOLO DELLA TWINGO WITHOUT CONDITIONING) eccomi scorrazzare fra le corsie del Billa di Sesto Rondò, tutta tesa all'attento vaglio di offerte e sconti su frutta, verdura, insalate di riso e cous cous, succhi di frutta e frullati... che va sempre a finire che mi scappa la mano e quella che doveva essere "l'ultima spesina prima della partenza" ha riempito il frigo un'altra volta... (con conseguente ramanzina del neo-marito: "DA SETTEMBRE LA SPESA RICOMINCIO A FARLA IO, PERCHE' CON TE NON FUNZIONA!!!").   


4- l'ascolto a manetta dell'opera omnia di Elisa a volumi poco rispettosi del vicinato grazie a quella grandiosa invenzione dell'Umanità che è Spotify, sito che consente l'ascolto FREE di tonnellate di musica di ogni genere e autore nazionale e internazionale!!!!!!!!!! Siate benedetti, o voi prodigiosi inventori di consimil meraviglia!!!


5- la cena. Yes, exactly, la cena. Perché a pranzo mangiare è ardua impresa. Il caldo mi spinge solo verso litrate di succo di frutta e the freddo, al massimo una pesca o uno yoghurt. Risultato: la sera mi strafogherei fagioli e cotiche. L'altra sera ci ho avuto quel mio rarissimo tocco magico nel mixing degli ingredienti dell'insalata: fagioli rossi, cetrioli, cipollina naturalmente sottilesottilesottile, un rimasuglio di Simmenthal, sale, pepe, olio, due gocce di balsamico e un pizzico di paprika; non sarà 'sta gran scoperta né botta di originalità, ma ci aveva il suo perché. 

Ecco.
Così qui si cerca di traghettarsi al giorno dell'agognata partenza.

Laura            

3 agosto 2013

LA GRAZIA???????????????


LA GRAZIA???????????
POTETE RIPETERE PER FAVORE????????????
HO CAPITO BENE?????????????????????
LA GRAZIA?????????????????

Il ricatto del condannato


La tragicommedia del "Santo Martire della mala-giustizia italiana" è giunta infine al suo climax. Dopo lacondanna definitiva decisa dalla Cassazione per Silvio Berlusconi, si dispiegano con geometrica potenza l'improvvisa drammatizzazione del suo ricatto politico e la messinscena mediatica della Grande Banalizzazione dei suoi processi penali. Il ricatto è ultimativo, e chiama in causa il Quirinale: o mi date un salvacondotto, o salta tutto. La banalizzazione è suggestiva, e chiama in causa le coscienze: ho salvato il Paese dai comunisti, quindi sono innocente per definizione.

Nell'anomalia berlusconiana non c'è spazio per la realtà. Anche se la realtà è molto semplice. Per lo Stato, in rappresentanza del quale si sono espressi i giudici della Suprema Corte, il Cavaliere è colpevole di un reato gravissimo, provato al di là di ogni ragionevole dubbio in tre gradi di giudizio. Per questo, come qualunque altro cittadino e secondo il principio costituzionale di uguaglianza di fronte alla legge, merita la pena che gli è stata inflitta. In qualunque altra democrazia occidentale non ci sarebbe altro da aggiungere. Il condannato prende atto, e sconta il suo debito con la giustizia, pagandone tutte le conseguenze. Comprese quelle politiche, se ne esistono.

Solo in questa Italia, narcotizzata dalla propaganda mistificatoria ed egemone di una destra autocratica e populista, può succedere che il carnefice si spacci per la vittima. Solo in questa Italia, lobotomizzata da una "guerra dei vent'anni" combattuta da un conducator che si pretende sempre e comunque legibus solutus, può succedere che il "pregiudicato" si rappresenti come il "perseguitato". Ed è dunque in nome di questa colossale manipolazione che una verità processuale ormai certificata può essere "venduta" sul mercato politico e veicolata nel discorso pubblico come una banale falsità, che se pure macchia la fedina penale del leader non indebolisce la sua immagine sacrale e la sua tempra morale. Al contrario. I tribunali della Repubblica hanno stabilito che Berlusconi ha frodato il fisco per creare fondi neri, secondo uno schema collaudato che gli è servito e gli serve da decenni per corrompere politici, giudici e finanzieri. Ma questo, per i Grandi Banalizzatori in servizio permanente effettivo, non conta nulla. La sentenza (ancorché definitiva, fattuale e soprattutto documentale) è un groviglio di parole ridotte a gusci vuoti, sulle quali non vale neanche la pena fermarsi a riflettere. Non vale la pena provare a capire cosa, come e perché è successo tutto questo, a un ex presidente del Consiglio di questo Paese. 

Anzi, proprio questa sentenza di condanna (manomessa e trasformata nel suo contrario) è usata per paradosso a rafforzare la legittimità politica del Cavaliere, che di fronte ai suoi scudieri e ai suoi elettori torna ora a parlare di voto anticipato. Com'era ovvio e prevedibile la "pacificazione", pilastro ideologico del governo di "unità nazionale", era solo un pretesto posticcio: quasi la prosecuzione dell'impunità con altri mezzi. Per lo Statista di Arcore non vale l'interesse nazionale, ma solo quello personale. E dunque, come spiega ai suoi gruppi parlamentari, a questo punto conviene andare alle elezioni al più presto, "per vincerle" e per fare finalmente quella "riforma della giustizia" che non serve agli italiani, ma serve solo a lui. Una riforma che non garantisce più attenzioni agli imputati, ma promette più sanzioni ai magistrati. Seguire Berlusconi, nel videomessaggio di due giorni fa, è come osservare i "nuovi tiranni" raccontati da John Berger. Occhi piccoli, pronti, che esaminano tutto e non contemplano nulla. Orecchie capienti come banche dati, ma incapaci di ascoltare. Labbra che tremano di rado, e bocche che minacciano implacabilmente decisioni. Mani gesticolanti, che dimostrano formule e non toccano l'esperienza. Soprattutto, assoluta fiducia in se stessi, pari alla loro tracotanza e alla loro ignoranza. 

E questo non è che un debutto. Cosa accadrà tra qualche giorno, quando un'altra sentenza precipiterà sulla scena, a scatenare l'ira del pelide Silvio? Cosa succederà quando la stessa Cassazione si pronuncerà sul maxi-risarcimento che la Fininvest deve alla Cir, per un altro enorme episodio corruttivo (anche questo certificato da una sentenza passata in giudicato) come il Lodo Mondadori comprato a suon di mazzette al giudice Metta? Cosa farà il Cavaliere, se non quello che sa fare meglio da quando è sceso in campo nel '94, cioè rovesciare tavoli, bruciare vascelli, saltare come un ardito nel cerchio di fuoco di un'avventura politica vissuta sempre e soltanto come campagna elettorale permanente? Gli atti sediziosi del Pdl, per adesso solo annunciati, saranno prima o poi realizzati. La Vandea dei ministri, l'Aventino dei parlamentari, l'assedio al Quirinale, costretto ancora una volta a escludere ufficialmente l'ipotesi folle di un provvedimento di grazia ad personam. E chissà che altro ancora, per "ripristinare la democrazia", violata solo perché un manipolo di magistrati, coraggiosi e scrupolosi, ha provato a fare fino in fondo il proprio dovere: amministrare la giustizia. Anche nei confronti di un cittadino "eccellente" che ha fatto di tutto per sottrarvisi, dai sovversivi Lodi Schifani-Alfano ai compulsivi legittimi impedimenti "per uveite". E che si ritiene meno uguale degli altri solo perché la sua gente lo ha votato ed "eletto", a questo punto non solo in senso parlamentare ma quasi divino. 

In questo scenario, ragionare ancora sulle prospettive del governo Letta non ha molto senso. L'orizzonte politico, spaziale e temporale, si restringe ineluttabilmente. Era nelle cose, e solo chi si è lasciato e si lascia ancora ammaliare dalla Grande Banalizzazione poteva non vederlo. Verranno ore drammatiche. E per Giorgio Napolitano, che finora ha supplito da solo all'irresolutezza della politica e ha retto tutto intero il peso di una governabilità quasi impossibile, rischia di avvicinarsi ancora una volta il momento delle scelte più difficili. E questo è tanto vero, che anche la sinistra ha il dovere almeno di chiedersi se non occorra giocare d'anticipo, piuttosto che aspettare ancora una volta gli eventi. Un tema cruciale, che interroga il Pd, obbligato a riflettere sulla natura di questa anomala Grande Coalizione, e anche il presidente del Consiglio, chiamato a una rigorosa analisi costi/benefici della sua missione a Palazzo Chigi. Per tornare a John Bergere: non basta "ammassare il branco" per dire che si sta governando. Letta non ha torto, quando sostiene che "fermarsi ora sarebbe un delitto". Ma ha più ragione di lui chi oggi si domanda: come si può andare avanti con un presunto alleato che un "delitto" lo ha commesso davvero, secondo una sentenza ormai definitiva pronunciata nel nome del popolo italiano? 

2 agosto 2013

Elisa - Rock your soul

LA CORTE DEI SERVI SCONFITTI





...che ora tremano per le loro sorti personali.

http://www.corriere.it/politica/foto/08-2013/palazzo/grazioli/volti-tirati-sguardi-bassi-pellegrinaggio-palazzo-grazioli_a694b3d6-fb3c-11e2-be12-dc930f513713.shtml#1

Laura

QUAL E' LA VERITA' (PERCHE' CE N'E' UNA SOLA, NON CENTOMILA)

Le conseguenze della verità

Il falso miracolo imprenditoriale che nella leggenda di comodo aveva generato e continuamente rigenerava l'avventura politica di Silvio Berlusconi ieri ha rivelato la sua natura fraudolenta, trascinando nella rovina vent'anni di storia politica travagliata del nostro Paese.

La Corte di Cassazione ha infatti confermato la condanna di Berlusconi a quattro anni per frode fiscale, chiedendo alla Corte d'Appello di rideterminare il calcolo della pena accessoria di interdizione dai pubblici uffici, dopo che il Procuratore Generale aveva proposto di ridurla. La condanna diventa dunque definitiva, il crimine è accertato, e tutto il mondo oggi sa che Berlusconi ha frodato il fisco, la sua azienda, gli altri azionisti e il mercato, per costruirsi una provvista illecita di fondi neri all'estero da usare per alterare un altro mercato, quello delicatissimo della politica.

Di questa storia titanica ed enormemente dilatata dalla dismisura populista e dalla sproporzione economica, tutto viene a morire dentro la sentenza di Cassazione, azienda, politica, affari, partito e infine, e soprattutto, una concezione illiberale e poco occidentale della destra, concepita e teorizzata come il territorio degli abusi e dei soprusi, legittimati dal carisma del leader, talmente "innocente" per definizione da sottrarsi ad ogni controllo di legittimità e di legalità.

Questa era in realtà la vera posta in gioco, e pesava infatti quasi fisicamente sulle toghe dei giudici che leggevano ieri in piedi la sentenza in nome del popolo italiano: sapendo che da oggi si trasformeranno in bersagli polemici e personali per la furia iconoclasta della destra, nello sciagurato Paese in cui ci vuole coraggio anche solo per amministrare la giustizia secondo diritto.

La posta in gioco era dunque arrivare non alla condanna, come abbiamo sempre detto, ma alla sentenza. Dimostrare che anche in Italia vige lo Stato di diritto, e vale la separazione dei poteri. Confermare che per davvero la legge è uguale per tutti, com'è scritto sui muri delle aule di giustizia.

Per giungere a questo esito - rendere compiutamente giustizia - ci sono voluti 10 anni di indagini, 6 anni di cammino processuale continuamente accidentato dai "mostri" giudiziari costruiti con le sue mani dal premier Berlusconi per aiutare l'imputato Berlusconi, minando il codice e le procedure con trappole a sua immagine e somiglianza. Una impressionante sequela di abusi ad uso personale e diretto, senza vergogna, dal Lodo Alfano ai "legittimi" impedimenti, alle prescrizioni brevi, ai processi lunghi: abusi in serie che nessun cittadino imputato avrebbe potuto permettersi, e nessun leader occidentale avrebbe potuto praticare.

Rivelatisi infine inutili anche i "mostri", che hanno menomato il processo ma non sono riusciti a ucciderlo, è scattato il ricatto psicologico su istituzioni deboli e partiti disancorati da ogni radice identitaria.

E' la pressione fantasmatica del "dopo", che impedisce di leggere il presente giudicando il passato, e dunque tiene la politica prigioniera in un'unica dimensione, quella di un precario presente, trasformando la stabilità non in un valore (come avviene ovunque) ma in un tabù: che viene prima delle identità distinte da preservare nella loro diversità e addirittura prima delle responsabilità che i partiti hanno di fronte alla loro opinione pubblica.

Ecco dunque le minacce sul "dopo", gli "eserciti di Silvio" già schierati con le armi al piede, il leader diviso come sempre da vent'anni tra la tentazione rivoluzionaria di rovesciare il tavolo nell'ultima ordalia e la prudenza democristiana di restare aggrappato al legno del governo come all'ultimo spazio possibile di negoziazione.

Qualcosa di quasi metafisico, che dimostra come la politica sia prigioniera. Nessuno ha parlato del reato in discussione, della sua gravità e delle sue conseguenze e tutti hanno guardato solo all'autore del reato, come se fosse possibile separare le due cose, e la specialità del soggetto annullasse il crimine, o lo derubricasse, amnistiandolo di fatto nel senso comune.

Ma il senso comune è il prodotto di un'operazione politica, che tende a occultare la clamorosa evidenza dei fatti. Perché ciò che è successo ieri con la sentenza è frutto di comportamenti precisi, almeno 270 milioni di euro sottratti a Mediaset e agli azionisti, diritti su film comprati a cento dagli intermediari berlusconiani e rivenduti a Mediaset a mille, per costruire nei passaggi intermedi un tesoro illegale di fondi neri in Svizzera, a Montecarlo, alla Bahamas, nella disponibilità piena e illecita del Cavaliere.

Altro che processo politico. La Cassazione ha sanzionato ieri definitivamente una frode imprenditoriale gigantesca, da parte dell'imprenditore "che si è fatto da sé" e che "ama il suo Paese".

Adesso sappiamo qual è la sostanza di questo amore e di quella costruzione industriale e politica.

Gli stessi sottosegretari sbandati che ieri sera annunciavano di andarsi a dimettere "nelle mani di Berlusconi" non si accorgono che stanno confermando come tutta questa destra italiana si muova dentro uno Stato a parte, dove valgono altre leggi, diverse sudditanze, logiche separate e gerarchie autonome.

Tutto questo porta a credere che il governo non cadrà, ma per impotenza. Il governo è infatti l'ultima espressione politica che resta a questa destra senza più leader, l'unico strumento per tenerla viva, e insieme. Anzi, Berlusconi - che già attacca la magistratura "irresponsabile" - proverà a trasferire la sua tragedia personale dentro la maggioranza e nelle istituzioni, contagiandole con la sua anomalia, ieri certificata nelle televisioni e nei siti di tutto il mondo.

L'unica salvezza per la sinistra e per le istituzioni è leggere con spirito di verità quanto è avvenuto in questi anni e la Cassazione ha certificato ieri, dando un giudizio preciso sulla natura di questra destra e del suo leader, senza nascondere la testa dentro la sabbia, perché su questa natura si gioca la differenza per oggi e per domani tra destra e sinistra, cioè il nostro futuro.

Non è la destra che deve decidere se può restare al governo dopo questa sentenza. E' la sinistra. Perché la pronuncia della Cassazione non è politica: ma il quadro che rivela è politicamente devastante. Per questo chi pensa di ignorarlo per sopravvivere avrà una vita breve, e senz'anima.

GIUSTIZIA E' FATTA???????????????????????

BERLUSCONI CONDANNATO A 4 ANNI  video Il Cavaliere: "Magistratura irresponsabile" video

La Corte: "Rideterminare l'interdizione". 



UNO SCANDALO LA MANCATA CONFERMA 
DELL'INTERDIZIONE DAI PUBBLICI UFFICI,
VERGOGNA PER UN'ALTA CORTE DI GIUSTIZIA 
CHE HA SCELTO LA STRADA DI PONZIO PILATO 

Laura

1 agosto 2013

Gli Ostacoli Del Cuore ft. Elisa ( Testo )

LIBERI TUTTI!!!!!!!!!!!!!!!



DA OGGI... CHIUSO, FINISH...

VACANZA!!!!!!!!!!!
SCIALLO!!!!!
FREEDOM!!!!!

1 MESE!!!!!!! 1 MESE!!!!!!!
ROBA DA NON CREDERSI!!!
ESPERIENZA MISTICA SEPOLTA NEL MIO PASSATO REMOTO!!!! 

Laura

ROMANTICISMI

SCRITTRICI/ Perché tutte (o quasi) vorremmo essere Jane Eyre di Charlotte Brontë

http://27esimaora.corriere.it/articolo/scrittrici-perche-tutte-o-quasi-vorremmo-essere-jane-eyre-di-charlotte-bronte/