28 aprile 2012

UN FILM PROPRIO DIMMMMERDA

L'altra sera ero in vena di serata film al computer "stile latte e biscotti", come direbbe la mia vicina di casa Sara. Giornata stronza alle spalle, gatta inusualmente tranquilla, sola in casa, minestrina veloce per cena che così il problema di mangiare si era risolto in 20 minuti.
Situazione ideale per un bel film d'ammmmore in streaming. Ravano per quella solita bella mezz'ora in Internet (perché NON E' AFFATTO VERO che guardare i film in streaming sia cosa semplice; se lo fosse, saremmo in Paradiso). Finalmente individuo un sito che non fa pagare/non ti propone i film che si interrompono sul finale facendoti venire una crisi isterica/non si impastano durante la visione/non ti fanno altri scoccianti barbatrucchi, e mi viene la MALAUGURATISSIMA idea di guardarmi One day:
Trama, già di suo tutto un programma quanto a sagra della sfiga: lui e lei si conoscono all'Università di  Edimburgo negli anni Ottanta, la sera dei festeggiamenti dei neolaureati. Lei povera e intellettualmente brillante, lui ricco e cazzone, ma MOSTRUOSAMENTE, VERGOGNOSAMENTE affascinante. Finiscono a letto, ma lei è una colossale imbranata con gli occhialetti e lui, che già si sfregava le mani per la "botta e via", capisce di aver trovato tutto tranne che la tipa giusta per un divertimento passeggero. Cilecca totale, ma inutile dire che al tempo stesso scatta tra i due la scintilla fatale. Il tutto in mezzo a degli estenuanti detti e non detti che da qui li porteranno a incrociarsi per la bellezza di vent'anni SENZA CONCLUDERE UNA BEATA MINCHIA, fra i rispettivi successi (pochi), fallimenti (parecchi), morti dei congiunti (la madre di lui, ovviamente per cancro che ci sta sempre bene), unioni e matrimoni sbagliatissimi (di entrambi e degli ex compagni di scuola), qualche sporadica scopata per consolarsi vicendevolmente nei rispettivi momenti down, litigate mostruose, causa prima il fatto che lui sin dall'inizio si distingue, ovviamente, per la sindrome da cazzonite maschile, che gli piazza due colossali fette di salame sugli occhi e gli impedisce di capire da quella sera fatale della laurea che LEI, E SOLO LEI è la donna della sua vita. Non solo, ma in uno degli innumerevoli tira e molla le va pure a dire che "ha pensato tanto a loro due insieme, ma a lui piacciono un po' tutte, e con lei non potrebbe fare altro che una cosa seria" (sottinteso, naturalmente: "...che non mi passa nemmeno per l'anticamera del cervello di fare, perché il richiamo della foresta è più forte di ogni altra cosa"; cioè, a parità di età, ossia 23/24 anni, lei quanto a testa è già come se ne avesse 40, lui ne ha ancora 15 e, per come il film va avanti, li avrà per parecchio tempo). 
Insomma, una menata che si trascina per un'ora e mezza di proiezione, fino a quando FINALMENTE lui scende dal suo pero, e si decide ad andarla a cercare dopo averla fatta stare di mmmerda per quel bel 15 anni, e dopo lo sfacelo del proprio stesso divorzio dalla moglie bellissima, ricca e fedifraga (che gli ha dato tuttavia una bellissima bambina). Lei lascia il secondo fidanzato clamorosamente sbagliato e i due si mettono alleluja insieme, e progettano il matrimonio. 
SENONCHE'. E arriviamo al finale.
Senonché, il regista e gli sceneggiatori bastardi pensano bene di averci tenuto con le chiappe in mano per due ore per poi non concederci nemmanco la soddisfazione del lieto fine. Ora, io dico: ma chi gli ha detto a questi che il lieto fine è banale, è scontato, è finto, non rende il film sufficientemente serio e realistico, e bla bla bla? E quand'anche fosse, MA CHISSENEFREGA?!? VOGLIAMO IL LIETO FINE, PORCO MONDO!!! VOGLIAMO QUESTI DUE CHE DOPO TUTTA UNA VITA SI SPOSANO, FANNO QUARANTA FIGLI E SI ADORANO PER I RESTANTI 50 ANNI DELLA LORO VITA, OVVIAMENTE LONGEVISSIMA!!! Se no, scusa, se non me ne fregava niente del lieto fine mica mi mettevo a vedere One day!!! Mi sceglievo il film d'essai, quello intellettuale, fine, che non ha la trama, tutto piani sequenza, che non si capisce non solo come finisce, ma nemmeno come inizia e cosa ci ha in mezzo. 
Giusto?!?
E INVECE NO. Perché i due non fanno in tempo a godersela che, nell'ordine:
1. non riescono ad avere figli; e fin qui, passi. Si capisce che la cosa non li fa felici, specialmente lei, ma insomma amandosi da impazzire una qualche soluzione la troveranno. Niente potrà impedire loro di vivere felici e contenti.
2. Niente, tranne l'irreparabile: perché lei, ovviamente dopo avergli lasciato un messaggio d'amore strappacuore sulla segreteria del cellulare, VIENE TRAVOLTA DA UN CAMION MENTRE TORNA A CASA IN BICICLETTA E... MUORE!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!
MA CHE STRONZI SIETE!?!? MA MI FATE PIANGERE COME UNA FONTANA, GIA' CHE CI HO AVUTO QUELLA GIORNATA DI MMMERDA CHE CI HO AVUTO E VOLEVO RILASSARMI CON UN FILM CHE MI FACESSE VEDERE TUTTO IL CONTRARIO DELLA VITA VERA!?! MA VEDETE UN PO' DI ANNARVENE AFF...
Ancora la mattina dopo quando mi sono svegliata ero lì a pensare a lui distrutto nel letto, ubriaco e disperato dopo la morte di lei, e che poi si rifà una vita facendo la pace con l'ex di lei, che lo odiava sapendo che lei stava con lui essendo innamorata di quell'altro, e portando la figlia a vedere le colline intorno a Edimburgo dove era andato con lei il giorno dopo quella famosa notte della festa di laurea, che lei gli aveva proposto di trascorrere una giornata insieme "da buoni amici".
Seeeeeeeeeeeeeeeee, da buoni amici... col cavolo!!! Povera illusa! Quando le cose cominciano così, giammai si potrà essere "buoni amici". Cioè, si passerà tutta la vita a chiedersi che cazzo si è, senza andare a finire da nessunissima parte. Come il film realisticamente evidenzia.
Però, dico, si poteva anche evitare di mandarla a morire, 'sta povera Crista.
E soprattutto, di rovinare a me la mia serata "latte, biscotti ed evasione dalla vita vera".

Laura                      

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