9 marzo 2012

DIPLOMATICA ARROGANZA (SULLA PELLE DELLA GENTE)



Da Corriere.it. Fate conto che l'abbia scritto io.

La coscienza sporca
Scritto da: Fabio Cavalera alle 15:19 del 09/03/2012

Londra sostiene di avere informato l'Italia del blitz in Nigeria che si è concluso con l'uccisione di Franco Lamolinara e di Christopher MacManus, ostaggi dei terroristi.
Roma nega. Come stanno le cose?
Per punti:
1) dai tempi del sequestro (maggio 2011) Italia e Regno Unito sono stati in "costante e regolare contatto" (parole di Downing Street) su come gestire la situazione
2) vi era un accordo (stabilito ai tempi del governo Berlusconi) per cui se si fosse aperta "una finestra di opportunità" le forse inglesi sarebbero intervenute
3) la "finestra di opportunità" (parole ancora di Downing Street) si è presentata mercoledì notte quando i servizi di intelligence britannici hanno segnalato che era venuto il momento di entrare in azione
4) giovedì mattina si è riunito il cosiddetto "comitato Cobra" (cabina di regia delle crisi) e David Cameron ha dato il via al blitz forte di quel vecchio patto non scritto sulle "finestre di opportunità".
5) Cameron ha informato Monti dell'operazione solo dopo l'inizio del raid .
Fin qui i fatti. Ma alcune domande sono necessarie. Riguardano Roma e soprattutto Londra.
1) chi in Italia era a conoscenza del patto sulle "finestre di opportunità" che delegava alle forze inglesi l'operazione?
2) perché Londra nella notte fra mercoledì e giovedì mattino non ha coinvolto l'Italia, prima che le forze speciali operassero? Il tempo per alzare la cornetta del telefono c'era ma nessuno si è mosso.
Se è così, appare chiaro che Londra ha una concezione molto particolare delle alleanze strategiche: una visione "imperiale"  e di vassallaggio.
Qualche spiegazione, non fumose frasi di circostanza, Downing Street la dovrebbe dare. La gestione dell'operazione è stata fallimentare e Londra finge di non capire ma ha sulla coscienza la morte di un nostro connazionale.

twitter @fcavalera

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