16 ottobre 2013

ORIZZONTI MUTEVOLI

...o "della capacità di riprendere le fila di me stessa, rimettere i piedi giù dal fottuto letto e rimettermi in cammino".
Così potremmo intitolare gli ultimi quattro giorni della mia esistenza su questa santa e benedetta e maledetta Terra, fra le lacrime di rabbia, le testate contro il muro, le inutili lotte con la mia nutrita schiera di affezionatissimi, inseparabili mulini a vento, le imprecazioni contro il destino bastardo, cinico e baro, i tempi da tregenda che attraversiamo, le ingiustizie che mi toccano personalmente, oppure che non mi toccano personalmente ma mi toccano comunque nell'anima e mi fanno un male porco, ancora e sempre troppo male, troppo per i miei teoricissimi trentanove anni, quelli che bisognerebbe essere ormai adulti, e maturi, e solidi, e centrati, ed equilibrati e bla e bla e bla, e invece io è un attimo che metto il piede sulle vecchie bucce di banana e volo a chiappe per aria e ci plano sopra e mi massacro, e poi hai voglia a rialzarsi e rimettere le sante manine sui fottuti corrimano interiori che ci siamo da brave individuate con la santissima pazienza, e il sudore, il sangue, le suddette lacrime versate in copiosissima misura.
Ma insomma, ecco, sono di nuovo in posizione verticale, e anzi stasera pure a dimenarmi ad aerobica, e a considerare guardandomi nella specchiera della sala danza con la techno a tutto volume che beh, tutto sommato l'impalcatura ancora regge in maniera dignitosa e a ben vedere da quando mi dimenavo a vent'anni non si sono ancora verificati drammatici cedimenti dei volumi-chiave: tette e culo tutto sommato stanno lì ancora dove dovrebbero collocarsi, e con una rispettabile consistenza, sopra i livelli di guardia. Senza contare un più che rampante stacco di coscia. 
Sono venale, vanesia e narcisista?
E vabbeh, sarò venale, vanesia e narcisista. Dopo essermi rifilata da sola una nutrita dose di tafazziane bottigliate sulle balle, anche questa è una rivalutazione di me stessa utile a tirarmi su lo spirito. 
Avanti o popolo.

Sesto San Giovanni, dalle finestre del reparto pediatria, sabato 12.10.13 

Laura     

Nessun commento: