4 aprile 2010

RIPRENDIAMO IL FILO DEL DISCORSO

Uggiosissima, deprimente giornata di Pasqua.
MA QUANTA ACQUA STA METTENDO GIU'???
Al rientro da Besnate stasera Milano pareva una città fantasma: tutto chiuso tranne i soliti cinesi, indiani, egiziani (take away, Internet points, kebab), non un'anima in giro, a Porta Nuova i mostri che sta partorendo il cantiere, le gru, l'asfalto dissestato e le deviazioni, uno sconvolgimento che va avanti da mesi e mesi e che non riesco a vivere con positività perchè già so che il risultato finale non mi convincerà affatto.
Una città inutilmente sventrata, inutilmente rivoltata come un guanto senza un progetto complessivo, senza un'idea di futuro, di integrazione delle funzioni, delle vite, delle persone.
Una città persa, senza identità, senz'anima, abbandonata non appena viene l'occasione di scappare, occasione che non ci si lascia sfuggire nemmeno con un tempo pessimo come quello di questi giorni.

Una città dove trovare stimoli e aspetti interessanti non dico sia ancora del tutto impossibile, ma certo diventa sempre più difficile.
In una parola, una città allo sbando totale.
Quando arrivano queste giornate di festa e le si trascorre a casa e in famiglia, e ci si mette pure un tempo così, quasi quasi (il che è tutto dire) si rimpiange la quotidianità, con la sua nevrosi e tutte le difficoltà e i problemi che comporta.
Ma cerchiamo di vedere il positivo.

Ieri abbiamo comprato la lavastoviglie, acquisto che certamente non era una priorità ma mi fa piacere aver fatto per due motivi: il primo ecologico, perchè significherà un notevole risparmio di acqua, e il secondo pratico, perchè così non saremo più costretti a lavare i piatti a mezzanotte, mezzi morti di stanchezza. Poi abbiamo fatto anche un salto al Brico e abbiamo fatto gli acquisti per l'allestimento del terrazzo stagione primavera/estate 2010. Eravamo già dell'idea di proseguire nella copertura della ringhiera per poterci svaccare con maggior libertà, e l'arrivo di Rania ci ha indotti a valutare quale fosse la soluzione migliore sia in termini di prezzo sia estetici, e a passare all'azione. Abbiamo passato in rassegna tutti i modelli di reti e coperture possibili, ma trovandoli tutti orrendi ci siamo convinti a comprare ancora le canne, e andare avanti come avevamo cominciato. Più naturali, e anche economiche. Ho comprato anche quattro vasetti di gerani, due pinetti e un'edera, ma prima di allestire i portavasi aspetto che finisca questo tempo di merda e si possa pulire per bene il terrazzo, reduce dall'inverno. Volendo al Brico c'erano un sacco di belle piante, ma Gesù che prezzi! Questi posti del fai da te e giardinaggio sono diventati dei veri criminali, e sfruttano biecamente la nostra ansia di svago e di libertà (vigilata), che ci spinge a cercare mille vie di fuga negli hobbies, per quanto "sani" e piacevoli ce li possiamo scegliere.
Al pomeriggio ho dovuto occuparmi di una cosa triste: ho portato Ronnie dal veterinario, e si è deciso di accompagnarla nel Paradiso dei criceti. Soffriva troppo, povero amore, la sua situazione interna doveva essere ormai un piccolo disastro e faticava persino a respirare. Non avrebbe veramente avuto senso volerla tenere a tutti i costi. Non riconoscevo nemmeno più la mia piccola cricetina, tutta vivace e affettuosa. Sono convinta di aver fatto la cosa giusta, ma è stata un'esperienza triste, per quanto si stia parlando di un minuscolo esserino.
Per adesso comunque abbiamo la principessa cicciona e pelosa a cui badare, e ho rimandato l'acquisto di un nuovo cricetino a dopo l'estate.
A proposito di estate... è venuto anche il momento di cominciare a riflettere su delle ipotesi vacanze, onde evitare di spendere cifre impossibili. Mi gira per la testa l'idea di un viaggio in Turchia, non tanto di mare quanto di cultura, e ho cominciato a raccogliere informazioni e materiali.

Vedremo...

Laura

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