29 novembre 2012

ALL'INDOMANI DEL "GRANDE DUELLO"

Ora, c'è duello e duello.
Un conto è parlare di sequenze con le quali il grande cinema ci ha fatto capire cosa fosse REALMENTE un duello - tipo, chessò, quello fra Liam Neeson/Rob Roy e Archibald Cunningham/Tim Roth nell'omonimo film, che non sarà un capolavoro, d'accordo, ma vale la pena di essere visto solo per quella sequenza, e non lo dico io piccola caccola, ma è opinione condivisa da numerosi critici cinematografici - e SICURAMENTE altro conto è spararsi il confronto Bersani/Renzi al TG1 di ieri sera, che, come dire, NON me la sentirei di qualificare propriamente come uno scontro fra titani.
Oggi leggo su Repubblica.it un intervento di Concita De Gregorio che trovo contenutisticamente e giornalisticamente PERFETTO. Un capolavoro, direi. 
E siccome non potrebbe più compiutamente esprimere lo smarrito sconcerto con cui sono rimasta a fare i conti al termine della trasmissione, lo riporto qui tale e quale.

Laura

Pistola alla tempia - Quiz, all'indomani del duello TV. 

Se per caso doveste decidere di andare a votare al ballottaggio di domenica, voi che al primo turno non avevate scelto né Renzi né Bersani, da chi vi sentireste rappresentati?  A chi, eventualmente, concedereste la delega a governare in vostro nome?
Da uno che visto in tv sembra Corrado in procinto di far entrare come ospite a sorpresa Raffaella Carrà o da Pupo felice davanti ai suoi pacchi?
Da quello che indossa una giacca lucida un po’ attillatina con riflessi marron o da quello che si presenta a casa vostra senza giacca?
Da uno fieramente stempiato in tempi di trapianti o da uno col gel nel ciuffo?
Da uno che dice ‘santa pazienza’ o da uno che dice ‘ovvia giù’?
Da quello vagamente depressivo o da quello vagamente adrenalinico?
Da chi negli ultimi vent’anni è già stato al governo 2547 giorni o da chi negli stessi vent’anni è stato amministratore di una grande provincia, poi di una grande città e in teoria dovrebbe tuttora essere lì a governarla?
Da uno che fa catenaccio o da uno che si sente Guardiola?
Dall’aspirante presidente del Consiglio che cita la bambina Lucrezia, anni 4, o da quello che cita il Mago Zurlì?
Da chi in politica estera si mantiene equidistante o da chi è sempre equivicino?
Da uno che dice ‘bisogna fare una legge anticorruzione’ o da uno che dice ‘bisogna fare una legge antiburocrazia’, in nessun caso spiegando per quale ragione nei vent’anni di cui sopra non ne abbiano sentita l’urgenza, se necessario incatenandosi per ottenerle?
Da uno che l’altra volta ha citato Papa Giovanni o da uno che questa volta cita De Gasperi? (Ma non era il duello per il leader del centrosinistra? La sinistra è uscita allo spareggio?).
Da quello che dice ‘c’è gente che preferisce un passerotto in mano a un tacchino sul tetto’ o da quello che evidentemente non ascolta, sennò chiederebbe: scusa, hai detto tacchino sul tetto? Quale tetto? Quale tacchino?
Da uno che chiamato a dire perché la sinistra al governo non abbia fatto la legge sul conflitto di interessi risponde “in effetti non ci si mettono le dita nel naso” o da quell’altro, che dopo breve silenzio replica “son d’accordo, non ci si mettono le dita nel naso”?   
     

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