15 novembre 2010

NON DIMENTICHIAMO PERO' LE TRAGEDIE CHE NEL FRATTEMPO SI CONSUMANO...

...ad esempio quella che ha colpito Pippo Inzaghi, il soggetto ideale da abbinare all'altro grande campione italico Fabio Cannavaro, alias Mr. Gillette (si veda il mio post di qualche tempo fa a quest'ultimo dedicato, post fra l'altro molto attuale, dato che riportava il suo autorevole parere su Roberto Saviano e l'inopportunità del suo parlar di mafie e camorre, sporcando così l'immagine immacolata del nostro Belpaese sulla scena internazionale; un po' come il grande, grandissimo Cetto La Qualunque, che giusto un'oretta fa "suggeriva" amichevolmente a "Bobbo" Saviano di "farsi li cazzi suoi").
Inzaghi attraversa da qualche giorno un momento in cui dobbiamo fargli sentire tutta la nostra solidarietà e affettuosa vicinanza: si è scassato un menisco, un tendine, un sarcazzo di qualcosa, per cui... FORSE DOVRA' LASCIARE IL CALCIO!!!
Ora, pensate al dramma di quest'uomo, che dopo decenni e decenni passati ad accumulare miliardi tirando calci al pallone si troverà di colpo senza saper cos'altro fare della/nella sua vita, e soprattutto senza più potersi sgolare e dimenare sui campi di mezzo mondo, come un posseduto durante un rito voodoo, tutte le volte in cui segnava un gol.
Nel caso non vi fosse mai capitato di fare mente locale sulle sobrie reazioni del nostro - un uomo che evidentemente ha conquistato una consapevolezza tutta Zen dell'equilibrio interiore e di cosa può far gioire nella vita, un uomo che ha saputo mettere al centro i più autentici valori esistenziali - mi sarei presa la libertà di rinfrescarvi la memoria con una piccola galleria fotografica (fare una selezione, vi assicuro, non è stato facile):

Non resisto alla tentazione, e quindi vi esterno il mio pensiero:


!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!

Come se in questo Paese non avessimo già abbastanza invasati, assatanati, indemoniati, urlatori, esagitati, esaltati, e chi più ne ha più ne metta.
Almeno ce ne saremo levato uno dai campi da calcio, luoghi divenuti primaria fonte d'ispirazione e formazione comportamentale per una nutrita schiera di giovani virgulti del tifo italiota.
Che volete che vi dica? Tacciatemi di insensibilità, ma non riesco, proprio non riesco a compenetrarmi nel dramma di Pippo. Del resto, già tanti (troppi) lo faranno al posto mio.

Laura

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