8 gennaio 2009

Oggi non sono di buon umore. Non è che sia nemmeno di umore cattivo, ma forse questo non essere niente di preciso è anche peggio.
E' come trovarsi in un limbo, in una dimensione di perenne e perennemente insoddisfatta attesa di qualcosa, di qualche accadimento speciale, di qualche svolta, di qualche... smagliatura nella rete, come diceva Montale: il varco, la via d'uscita che ci permette di sfuggire all'uggiosità del quotidiano, ai gesti ogni giorno uguali, alle stesse azioni compiute alla stessa ora, alle giornate scandite dalla stessa, precisa, identica e stanca ritualità.
Mi dico e mi ripeto che probabilmente la vita è questa, e ho sbagliato io a farmene un'idea di eccezionalità che non aveva concrete ragion d'essere. La vita è questo incedere lento, eppure travolgente dei giorni, nella loro ripetitività, e quindi la grande sfida è quella di saperla rendere COMUNQUE interessante, COMUNQUE degna, COMUNQUE stimolante, perchè non ti si dà così, ma LA DEVI RENDERE così, NONOSTANTE.
NONOSTANTE il lavoro sempre uguale.
NONOSTANTE la mancanza di amicizie.
NONOSTANTE il silenzio, la chiusura, l'assenza, l'egoismo altrui.
NONOSTANTE la piattezza dei paesaggi e i panorami sempre uguali (e brutti) che ci circondano.
NONOSTANTE la previdibilità delle situazioni, la scontatezza, la banalità.
NONOSTANTE.
Ecco, io non so se sono così capace di vivere NONOSTANTE.
Non pensavo che sarebbe stato necessario, e mi sento francamente un po' sguarnita, un po' priva di strumenti e di armi per affrontare questo modo di vivere. E da molto tempo la fantasia e la creatività, che sicuramente sono la risposta, il varco, la via d'uscita, non mi vengono più in soccorso come quando ero piccola, o più giovane.
Comincio a capire intimamente come tanti artisti del nostro tempo, dei "tempi moderni" a partire dal '900, si siano sentiti colpiti, disturbati da questa forma di disagio di fronte alla vita.
Ma sicuramente la risposta non è cercare l'eccezionalità nel vivere di tutti i giorni, perchè è una ricerca destinata al fallimento.
Il mio piccolo avvenimento di oggi è la ripresa delle mie lezioni di yoga.
Mi impigrisce l'idea di prendere la macchina con le strade piene di paciugo lasciate dalla neve di ieri, ma sono sicura che poi, come sempre, sarà contenta di essere andata.
E ne ho anche molto bisogno, dopo quasi un mese di pausa.
Laura

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