... purtroppo di materiale non ne manca!
Allora, direi che vale la pena di tornare quest'oggi su una vecchia conoscenza: il nostro bel ragazzone dai capelli rossi, Lapo Elkann.
Il giovane rampollo è di nuovo sulle pagine dei giornali perchè, beccato tempo fa per la seconda volta da un paparazzo a spassarsela in quel di Parigi con un tranvone, ha sborsato 300.000 euri per insabbiare la cosa e non tornare nell'occhio del ciclone (già qualche anno fa l'avevano infatti trovato a Torino più di là che di qua dopo una nottata di bagordi a base di cocaina con un ragazzone brasiliano).
Ma la cosa bella non è tanto questa, dato che, come ho già avuto modo di precisare su questo blog, non sindaco e non giudico sui gusti sessuali della gente. Al limite posso pensare che preferire alle gnocche spaziali, che un Lapo Elkann potrebbe farsi a tonnellate con uno schioccar di dita, degli omoni depilati a viva forza e imbottiti di silicone per simulare le rotondità femminili, sia indice di scarso gusto estetico e che, insomma, si sia proprio di poche pretese. Almeno nonno Gianni, al quale il giovanotto dice di ispirarsi come modello di vita e di gusti, si dedicava sessualmente alle più belle donne del jet set internazionale; chiamalo scemo! E quando decideva di spassarsela a cocaina, cercava di fermarsi prima di doversi far portare all'ospedale in stato comatoso, e non per modo di dire.
Ma, dicevo, non è questo il punto.
Piuttosto, ecco cosa dichiarava ieri ai giornali (Repubblica) il nostro amico:
Ma la cosa bella non è tanto questa, dato che, come ho già avuto modo di precisare su questo blog, non sindaco e non giudico sui gusti sessuali della gente. Al limite posso pensare che preferire alle gnocche spaziali, che un Lapo Elkann potrebbe farsi a tonnellate con uno schioccar di dita, degli omoni depilati a viva forza e imbottiti di silicone per simulare le rotondità femminili, sia indice di scarso gusto estetico e che, insomma, si sia proprio di poche pretese. Almeno nonno Gianni, al quale il giovanotto dice di ispirarsi come modello di vita e di gusti, si dedicava sessualmente alle più belle donne del jet set internazionale; chiamalo scemo! E quando decideva di spassarsela a cocaina, cercava di fermarsi prima di doversi far portare all'ospedale in stato comatoso, e non per modo di dire.
Ma, dicevo, non è questo il punto.
Piuttosto, ecco cosa dichiarava ieri ai giornali (Repubblica) il nostro amico:
"Vivo la mia vita con dignità"
Ora, dopo esserci sfiancati dal ridere, cerchiamo di fermarci e analizzare un attimo il significato della parola "dignità", dato che secondo me non bisognerebbe mai dimenticare che, come disse qualcuno, "le parole sono pietre".
Se uno che, baciato dalla fortuna, può permettersi (bontà sua!), di vivere senza lavorare e avere tutto, ma veramente tutto ciò che vuole, sceglie di:
Se uno che, baciato dalla fortuna, può permettersi (bontà sua!), di vivere senza lavorare e avere tutto, ma veramente tutto ciò che vuole, sceglie di:
1. tirare di cocaina giocando con la vita
2. non sapere nemmeno parlare l'italiano, pur avendo potuto frequentare le migliori scuole d'Europa
3. occuparsi di "brand" (a tal proposito: un giorno qualcuno mi spiegherà cosa significa occuparsi di "brand", cosa fa chi si occupa di "brand" proprio materialmente, cioè quando, diciamo, "lavora")
4. produrre occhiali da sole al carbonio e felpine con scritto FIAT (che tutti gli italioti corrono poi a comprare, in originale se sono ricchi e fighetta o, se non se lo possono permettere, nella versione tarocca dei marocchini, e nel primo come nel secondo caso anche se se ne strafottono allegramente della FIAT, pur di essere "di tendenza")
5. indossare occhiali fluorescenti e pantaloni rosa confetto, e fin qui chi se ne frega; ma nella convinzione di essere originale!
6. andare alle feste e in barca, in barca e alle feste, alle feste e in barca, e anche fin qui chi se ne frega; MA FARSI PASSARE POI PER UNO CHE LAVORA!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!
Ecco, se uno così ritiene di poter dire che "vive la sua vita con dignità", allora quelli che vanno sui tetti a difendersi il posto di lavoro, o quelli che i genitori si sono svenati per mantenerli agli studi per vederli oggi nei call center, o la tanta brava gente che fa volontariato; per non dire di quelli che ho ricordato nella prima puntata della mia rubrichina sugli italiani virtuosi, e tanti altri come loro: gli Ambrosoli, gli Impastato, i Saviano ecc. ecc.
Questi qui, allora, cosa dovrebbero (o avrebbero dovuto) dire? CHE SONO DEI SANTI, O DEI MARTIRI!
Questi qui, allora, cosa dovrebbero (o avrebbero dovuto) dire? CHE SONO DEI SANTI, O DEI MARTIRI!
Ma soprattutto:
PERCHE' I GIORNALI RITENGONO DI DARE SPAZIO A CONSIMILI STRONZATE?
FORSE PERCHE' LAPO ELKANN SI CHIAMA LAPO ELKANN, E QUINDI QUALSIASI COSA SI SOGNI DI DIRE BISOGNA PER FORZA RIFERIRCELA, E ANCHE SFORZARSI, COME UNO STITICO SUL WC, DI DARLE UNA VERNICIATA DI INTELLIGENZA?
Misteri dell'Italia dei giorni nostri.
Per la serie invece Cialtroni istituzionali, ecco un vero campione:
Il Ministro Frattini ritiene di diffondere le foto delle sue immortali imprese di esploratore attraverso Internet. E fin qui, benchè lui sia un ministro e non Pinco Pallo, passi.
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