Ragazzi, è proprio vero che al peggio non c'è limite.
E devo dire che questa volta mi riesce anche difficile riderci su, dato l'argomento specifico, ossia quello della musica, che mi tocca e coinvolge molto, e data quella che secondo me è la gravità assoluta dell'episodio: una grottesca ospitata di una nostra vecchia conoscenza della rubrichina Cialtroni italici di questo blog presso, nientepopodimenoche, il Politecnico di Torino. Vale a dire una delle più prestigiose istituzioni universitarie italiane; capirai!
Cinque minuti di questa sceneggiata, ben al di sotto di ogni limite minimo di accettabilità non dico per una lezione universitaria, ma manco per una conferenzina per pensionati in uno scalcagnato circolo culturale di periferia, la dicono lunga sullo stato credo pressochè irrecuperabile degli standard "culturali" del nostro Paese.
Ma lasciatemi, per una volta soltanto, sfogare e dire a chiare lettere: MA LA GENTE COME ME, I MILIONI DI PERSONE CHE COME ME IN QUESTO PAESE HANNO SUDATO E FATICATO SUI LIBRI, E NEL CASO SPECIFICO ANCHE SULLA TASTIERA O SULLE CORDE DI UN VIOLINO O QUANT'ALTRO; LA GENTE CHE NON HA AVUTO IL FONDO PARATO E COPERTO DA MILLE RACCOMANDAZIONI E SANTI IN PARADISO, CHE NON SI E' INFOGNATA, INFRATTATA, VENDUTA, CHE NON E' ANDATA ALLA TIVVU'; LA GENTE CHE SI E' VERAMENTE COSTRUITA IL SUO FUTURO, IL SUO VERO SAPERE, LE SUE REALI COMPETENZE, E CHE QUINDI QUANDO PARLA - ANZI SE AVESSE LA POSSIBILITA' DI PARLARE, CHE INVECE NON LE E' DATA PER LASCIARE POSTO AI PARACULI - SA DI COSA PARLA; MA QUESTA GENTE NON HA FORSE ALMENO IL DIRITTO DI INDIGNARSI PER QUESTO SCANDALO E PER QUESTA MALAFEDE?
Giudicate un po' voi... io questa volta me lo sono permesso e concesso perchè, ripeto, la materia di cui si parla (o bisognerebbe dire si sproloquia) ritengo davvero di conoscerla piuttosto bene...
http://www.youtube.com/watch?v=q_q0Y-FhBLU
Laura
E devo dire che questa volta mi riesce anche difficile riderci su, dato l'argomento specifico, ossia quello della musica, che mi tocca e coinvolge molto, e data quella che secondo me è la gravità assoluta dell'episodio: una grottesca ospitata di una nostra vecchia conoscenza della rubrichina Cialtroni italici di questo blog presso, nientepopodimenoche, il Politecnico di Torino. Vale a dire una delle più prestigiose istituzioni universitarie italiane; capirai!
Cinque minuti di questa sceneggiata, ben al di sotto di ogni limite minimo di accettabilità non dico per una lezione universitaria, ma manco per una conferenzina per pensionati in uno scalcagnato circolo culturale di periferia, la dicono lunga sullo stato credo pressochè irrecuperabile degli standard "culturali" del nostro Paese.
Ma lasciatemi, per una volta soltanto, sfogare e dire a chiare lettere: MA LA GENTE COME ME, I MILIONI DI PERSONE CHE COME ME IN QUESTO PAESE HANNO SUDATO E FATICATO SUI LIBRI, E NEL CASO SPECIFICO ANCHE SULLA TASTIERA O SULLE CORDE DI UN VIOLINO O QUANT'ALTRO; LA GENTE CHE NON HA AVUTO IL FONDO PARATO E COPERTO DA MILLE RACCOMANDAZIONI E SANTI IN PARADISO, CHE NON SI E' INFOGNATA, INFRATTATA, VENDUTA, CHE NON E' ANDATA ALLA TIVVU'; LA GENTE CHE SI E' VERAMENTE COSTRUITA IL SUO FUTURO, IL SUO VERO SAPERE, LE SUE REALI COMPETENZE, E CHE QUINDI QUANDO PARLA - ANZI SE AVESSE LA POSSIBILITA' DI PARLARE, CHE INVECE NON LE E' DATA PER LASCIARE POSTO AI PARACULI - SA DI COSA PARLA; MA QUESTA GENTE NON HA FORSE ALMENO IL DIRITTO DI INDIGNARSI PER QUESTO SCANDALO E PER QUESTA MALAFEDE?
Giudicate un po' voi... io questa volta me lo sono permesso e concesso perchè, ripeto, la materia di cui si parla (o bisognerebbe dire si sproloquia) ritengo davvero di conoscerla piuttosto bene...
http://www.youtube.com/watch?v=q_q0Y-FhBLU
Laura
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