1 giugno 2009

MA DOVE STIAMO ANDANDO???

SOTTOTITOLO: SFOGO SOLITARIO E SILENZIOSO NELLA MILANO POST-ATOMICA DEL PONTE DEL 2 GIUGNO

Io non so più se ridere o piangere.
Ma dove stiamo andando, sulla zattera alla deriva di questo disgraziato Paese (e non so per quanto ancora varrà la pena di scriverlo con la "P" maiuscola...)?
Veramente qui si è persa del tutto la bussola.
E' un orrorifico spettacolo che pare scivolare senza freni verso un clima sempre più soffocante da Basso Impero, una telenovela alla Cico e Paco di serie Z che nemmeno nella più sfigata delle Repubbliche delle Banane...
Cerco di consolarmi dicendomi che quando si è ormai vicini a toccare il fondo, DEVE per forza verificarsi in qualche modo una catarsi, un'inversione di marcia, un riscatto...
Riusciremo a vivere i nostri quaranta e cinquant'anni in un contesto più sano, dignitoso, sereno di questo sfondo decadente, maleodorante, delinquenziale su cui si sono stagliati i nostri trenta?
Va bene che lo stato di crisi, non solo economica, è di portata mondiale. Ma veramente qui è il peggio del peggio del peggio! Qui dobbiamo fare i conti con la caduta libera del mercato e delle borse, con la Fiat che nel tentativo di fare da traino e tirarci fuori dalla cacca con l'operazione Opel resta con un palmo di naso e Marchionne che fa come la volpe con l'uva, con il costo della vita alle stelle e gli stipendi ai minimi storici. E sono problemi seri. Ma come se non ci bastasse, anche con il pentolone dell'allegra brigata del settantenne arrapato alla guida (si fa per dire) del Paese (per ora ancora gli concedo la "P" maiuscola), che si sollazza tra festicciole di compleanno a Casoria e festini hard in Sardegna. Pentolone finalmente scoperchiato dall'unico giornale ancora degno di questo nome, che scende sul campo di battaglia sostituendosi, e forse è meglio, alle inani forze dell'opposizione che come le stelle, bontà loro, stanno a guardare. Ma perchè ho come la sensazione che presto i pretoriani, guidati all'arrembaggio dall'emaciato avv. Ghedini, provvederanno a chiudere di nuovo questo maleodorante pentolone, questa volta più faticosamente delle precedenti, certo, ma lo chiuderanno, tappando la bocca ai Giniflamini, povereanimediddio, a suon di miliardi, vecchio metodo più che collaudato e sempre efficace? Vorrei tanto, tanto sbagliarmi...
E di fronte al quadro generale, a chi appellarsi? In chi trovare degna rappresentanza della propria serietà e integrità morale, del proprio credo, delle proprie aspettative, delle proprie lotte e delle proprie legittime, sacrosante rivendicazioni?
Credo che veramente "quelli come noi", i trentenni allo sbando letteralmente sputati in queste pastoie di decadenza post-tutto, debbano più che mai chiamare a raccolta le proprie personali risorse, fare leva su valori insuperati benchè vilipesi, condursi seppur con fatica sulle rotte tracciate con sacrificio personale dalle due generazioni che ci hanno preceduto.
Qualcosa di meglio dovrà pur arrivare...

Laura

1 commento:

tobina ha detto...

In direzione ostinata e contraria...