9 settembre 2009

ED ECCOCI DI NUOVO IN PISTA...
















Ben ritrovati ai miei lettori all over the world!!!
Finalmente apro la stagione 2009/2010 del mio amato blogghino.
Cominciamo con una selezione (quest'anno veramente difficile da fare: sono quasi tutte spettacolari, non tanto per la nostra abilità quanto per la bellezza assoluta dei luoghi) di foto delle nostre MERAVIGLIOSE vacanze in Grecia (Amorgos e Naxos). Non c'è bisogno di alcun commento, parlano veramente da sole!
Sarà che mancavamo dalle Cicladi da qualche anno, sarà che ci eravamo un po' dimenticati di quanto fossero magiche, sarà che Amorgos era una novità... sta di fatto che il blu del mare di quest'anno io non l'ho davvero MAI visto in vita mia.
Mi ci sono totalmente persa, sia in senso psicologico, con un abbandono che da tanto tempo non vivevo, sia in senso fisico, con delle immersioni in acque di una trasparenza che credevo possibile solo al cinema!!!
Non per nulla ad Amorgos è stato girato Le grand bleu di Luc Besson, film che prende a pretesto gli scenari marini per ragionare sulle profondità dell'inconscio, passando dalla metafora della discesa nelle profondità degli abissi di due sub alla ricerca del senso dell'esistere.
Tutte le sere uno dei tanti, bellissimi localini sul mare trasmetteva il film, ed era sempre gremito di spettatori curiosi.
Sono tornata da queste vacanze davvero RIPOSATA nel corpo e nello spirito. Ho recuperato un'enorme stanchezza accumulata durante l'anno, a causa del lavoro ma anche dei miei travagliati percorsi interiori, e sento di aver recuperato molto terreno dal punto di vista di una generale lettura della mia vita, in tutti i suoi aspetti, e di un approccio a ciò che verrà.
Speriamo che duri!!!
Certo, ad attenderci qui c'è il solito squallido panorama. E del resto avevo già scritto prima dell'estate che credevo difficile vedere a breve una drastica inversione di rotta.
Aspettiamo, sempre più ansiosamente, la caduta dell'Imperatore, che però è duro a cedere...
E poi? Il dopo-Berlusconi come sarà? Un buco nero... o al limite, e mi viene già da ridere, un eterno ritorno al Grande Centro, al solito pappone "moderato", insipido, benpensante, qualunquista, adatto un po' per tutte le stagioni, a tutte le teste (vuote), a tutti i gusti, dal quale solo illusoriamente credevamo di esserci emancipati passando attraverso il ciclone Tangentopoli.
Ma tant'è... questo è un Paese così, e non ce n'è.
Inganniamo l'attesa estenuante della svolta immergendoci nel gran daffare dell'autunno.

Laura

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