26 giugno 2012

MASSIMA DEL GIORNO

ED ELLA DISSE:

"LA VITA, A VOLTE, ALTRO NON E' CHE SPARARSI UNA GAUFRE RISCALDATA IN MICROONDE CON LA NUTELLA TAROCCA DELL'HARD DISCOUNT LIDL".


Laura

ARIECCOMI, SON VIVA!

Si fa per dire, eh! Qui fra Scipione e Caronte siamo solo agli inizi dell'annuale, punitiva Caienna metropolitana.
Oggi leggermente ventilato, ce la possiamo fare. 
MA IERI!!!! AAAAAAAAAAAAAGGGGGGGGGGGHHHHHHHHHHHH!!! Pauuuuuuuuuuraaaaaa!!!!
Vabbeh, bollettino meteo a parte, qui si va più o meno in conclusione di un anno lavorativo vissuto certo pericolosamente, ma anche devo dire con uno slancio decisamente migliore rispetto ai precedenti, tutti abbastanza da dimenticare. Certo non mi sono masochisticamente risparmiata niente nemmeno in questa stagione 2011/12, eh... momenti che non augurerei nemmanco al mio peggior nemico. Ma insomma, volendo ora fare un minimo bilancio (il mio solito, pessimo vizio dei bilanci), direi che ci siamo portati a casa dei discreti risultati, dentro un orizzonte che non ci sono nemmeno le parole per esprimerne tutta la desolazione. 

Ah sì, perché se ci dobbiamo guardare intorno... non so, mi pare di galleggiare in un limbo, in una terra di nessuno post-era atomica berlusconiana, con miasmi venefici che ancora si diffondono potenti nell'aria, strascichi pesanti di vent'anni di regime del nano psicotico, processi alle zoccole che entrano nel vivo con pietosi dettagli di festini in costume da Obama (roba da andarci a sotterrare come intero Paese nei rapporti diplomatici con il mondo intero), mentre le zoccole stesse passano spensierate e siliconate da Montenapo a fare shopping, alle aule del tribunale per deporre, al palazzo della Regione a far finta di fare le consigliere in abitini sempre succinti a ricordare che comunque i loro migliori talenti sono ben altri. 
Regione al timone della quale, dobbiamo peraltro ricordarlo, ancora saldamente abbiamo "il Celeste" (da non confondersi prego con il Dalai Lama, in visita in questi giorni nella grande metropoli avvelenata), che disperiamo di veder fare il "bel gesto" che in Giappone sarebbe un harakiri, qui per carità nessuno chiederebbe tanto ma almeno, ecco, schiodarsi la poltrona dal culo sarebbe decisione apprezzata. 

Ma per favore. Ma dove vuoi andare con un Paese così dentro un mondo così?!?

Eppure.
Eppure, facendo immani sforzi, anche dentro queste coordinate trovare delle strade si può. 
Certo occorre il coraggio di rileggersi, di uscire dagli schemi ma non per modo di dire, di strappare veramente, di non continuare a stare dentro soluzioni di compromesso, di ascoltarsi una buona volta. Non si può dire che sia cosa semplice, né indolore.
Però però... forsemaforse qualche piccola e debole lucina in fondo al tunnel si comincia a intravedere.
E mi pare che questo processo di ricerca di alternative esistenziali, a tutti i livelli inteso, non riguardi solo me, piccola caccoletta. Ma tocchi molti, molti altri. E che questo abbia già cominciato a generare dei movimenti diversi dentro i singoli e dentro i gruppi sociali, in una individuale e al tempo stesso collettiva ricerca di risposte e soluzioni altre da quelle che ci hanno per troppo tempo voluto imporre come le uniche giuste, le uniche ragionevoli, le uniche praticabili PER IL BENE COLLETTIVO. MA PER PIACERE! Direi che avete smesso di avere la credibilità che potevate avere fino a qualche anno fa per darcela a bere, ammesso e non concesso che la deste a bere all'Universo mondo. Signori miei, è giunto il tempo che vi caliate le brache. Fine della corsa, stop. Certo adesso sono cazzi di tutti e anche nostri, o forse soprattutto, perché siamo gli anelli deboli della catena. Ma non sarà sempre così. Il giro di vite è cominciato, è NON è processo reversibile, anche se qualcuno delle alte sfere, dei cosiddetti poteri forti, dei gotha e delle lobbies del potere internazionale si illude che così non sia. Piangerete sangue, cari miei, e ancora sarà poco rispetto alle colossali ingiustizie patite da troppi a vantaggio di troppo pochi. E ancora il bello deve venire.              

Ma ciò detto, e fatto il mio bel sfoghino...
Certo adesso sarebbe anche giunto il momento di sciallarsela un attimo.
Con 'sto caldo, poi, ma perché mai lavorare (che già in generale è attività che si dovrebbe ridurre al minimissimo indispensabile, e non è detto per fare una facille battutina, bensì con sempre maggiore e matura convinzione)? 

Guardate lei, ad esempio; il mio unico, insuperabile e adorato amore peloso (passato, ciò va detto, dalla tosatura stagionale e SOLO PER QUESTO non al massimo del suo abituale splendore):                            

Come se la sa godere lei, nessun altro/a al mondo all'interno di qualsiasi genere, specie e sottospecie animale e vegetale!

Laura

13 giugno 2012